Nel 2018 Mario Draghi spiegò di non poter definire Bitcoin una moneta per due ragioni: perché il suo valore oscilla fortemente e perché, contrariamente a quello che accade con le valute, nessuno (i.e. nessuna Autorità) lo sostiene. Alla stregua delle considerazioni dell’allora Presidente della BCE, Banca d’Italia conserva ancora oggi un approccio molto cauto nei confronti delle criptoattività, arrivando a considerarle un bene speculativo altamente rischioso. In assenza di un quadro normativo ben definito, l’Italia ha introdotto di recente, primo Paese europeo a farlo, alcune regole – in materia di antiriciclaggio – per gli operatori di questo mercato che si conferma in espansione anche se colpito di recente da una crisi significativa.